La Primavera, non è solo una stagione, è il
risveglio della natura dopo l’inverno, è il 21 marzo (il giorno del mio
compleanno), è il ricordo di un profumo di frittelle che non potevo
ancora percepire ma mi piace credere di essere nato con il ricordo
dell’allegro profumo, dello sfrigolare dei farciò nello strutto
bollente, del candido zucchero a velo che li ricopre.
La
Primavera è pensare che a gennaio l’inverno sta finendo, che a
febbraio le giornate si stanno allungando, che uscendo la sera dal
lavoro non è ancora buio e che presto usciremo con la luce del sole.
La
Primavera sono le violette che riempiono il mio prato, una nevicata
marzolina, ultimo tentativo di un inverno che non c’è stato, tenta
invano di soffocarle.
Mi ricorda che la Primavera non è sempre arrivata così in fretta, che un tempo gli inverni parevano rigidi e interminabili.
La
Primavera ora è qui accanto a me, mi scalda, mi fa respirare il suo
profumo, mi coccola, mi abbraccia e mi sussurra che sarà sempre accanto a
me.
Verranno altre stagioni, ci saranno altri inverni, ma non ne avrò mai più paura.
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